LA PROSSIMA TRASFERTA: DICOMANO

Pensavate che fosse finita qui?

Torna la rubrica “Ehi, ma dove cavolo gioca il Lebowski sto giro?” che ha l’intento di fornirvi informazioni che potrebbero cambiare drasticamente il corso della vostra vita come lasciarvi del tutto indifferenti. In fondo l’animo umano è imponderabile, l’autunno è alle porte, il tedio in agguato, mentre tutto attorno frizzi lazzi e frillulà.
Ho improvvisato l’attacco.
Sarà un mercoledì di coppa, mercoledì che ci porterà in Mugello, in quel di Dicomano, vecchia conoscenza grigionera. Ma cosa sappiamo di Dicomano? Sappiamolo tutti insieme.

Le origini del borgo sono molto remote. La sua particolarissima posizione geografica (porta d’accesso al Mugello, al Casentino e alla Valdisieve) l’ha reso luogo di elezione per i più antichi insediamenti umani, come i nostri amici etruschi.
Poi vennero i romani ai quali gli storici fanno risalire il nome, per via del solito decumano, mentre altri, più prosaici, pensano che derivi dal fiume Comano. Il dibattito è aspro e avvincente come un combattimento tra cimici.

Poi arrivarono i longobardi, dalla cui stirpe guerriera (sticazzi) emersero i diversi rami dei potentissimi Conti Guidi. Quest’ultimi usavano piazzare le loro roccaforti nei punti obbligati di transito di viandanti e merci, certamente non per ambizioni di socializzazione.
Anche nei pressi di Dicomano i Guidi posero un castello fintanto che il loro potere non si scontrò con l’espansione fiorentina. Infatti il borgo, attraverso i valichi appenninici pur non agevoli, è stato anche la vitale porta d’accesso della città del Giglio al versante adriatico.
La stessa architettura più antica del borgo con i suoi portici, testimonia visivamente gli intrecci culturali e non solo economici con l’altro versante dell’Appennino.

Tutt’ora è luogo di innumerevoli fiere, come la Fiera di Ottobre, che, per gli amanti del metodo deduttivo, si tiene, guarda un po’, in ottobre.

Il comune di Dicomano è gemellato dal 2010 con il comune tedesco di Groß-Umstadt, paesotto di 22 mila abitanti dello stato federato dell’Assia, di cui fino ad un secondo fa non sapevo della sua esistenza e che tra tre secondi avrò rimosso.

C’è la stazione. Dal 1913. Con due binari. E una media di 475 persone al giorno. Su ebay vendono una rara cartolina della stazione del 1930 a 20 euro. Magari a qualcuno interessa.

Gli stranieri residenti a Dicomano al 1° gennaio 2019 sono 637 e rappresentano l’11,6% della popolazione residente.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall’Albania con il 34,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (22,9%) e dal Marocco (7,5%).
Fino al 2012 c’era un’oceanica, ma poi se n’è andata. Chissà dove, chissà perché. Lacrimuccia.

Informazioni di pubblica utilità:

– con un centomila euro un trilocale in centro riesci pure a prenderlo;
– Dicomano è zona climatica D, quindi gli impianti termici si accendono dal 1 novembre al 15 aprile per 12 ore al giorno;
– con le scuole si arriva fino alle medie, poi bisogna andare a Borgo San Lorenzo;
– cercano (l’annuncio è di metà agosto, ma è anche il solo in tutto il web) un OSS per assistenza anziani alla casa di riposo “sereni orizzonti” (un giorno scoverò chi da il nome alle case di riposo per anziani e lo picchierò fortissimo).

Spese Folli del Comune:

Vestiario € 2.684,19
Apparati di telecomunicazione € 576,18 (ma cos’è un apparato di telecomunicazione? il fax?).

Proventi:

Proventi da mense € 201.060,25
Proventi da asili nido € 72.532,80
Proventi da multe € 29.951,12
Proventi da trasporti funebri € 10.481,45
Proventi da mercati e fiere € 2.134,46
Proventi da teatri € 490,00 (poi uno si chiede perché non s’investe in cultura).

La Squadra

L’Alleanza Giovanile Dicomano gioca le sue gare casalinghe presso lo Stadio Comunale in Via Ciro Fabbroni, 1.
Reduci da un’estate di grandi movimenti sul mercato, nelle prime tre uscite stagionali i biancazzurri sono usciti sconfitti di misura dalle gare contro Chiusi e Lucignano, mentre più netto è stato il risultato che nell’esordio di Coppa Italia li ha visti perdere di fronte al Luco.
Le statistiche tuttavia non raccontano appieno il grado di difficoltà della sfida che ci attende domani: servirà un grande Lebowski per sbancare il Comunale.

FORZA GRIGIONERI!