PROSSIMA TRASFERTA: PITIGLIANO

16 DICEMBRE 2018 ORE 14:30 AURORA PITIGLIANO – C.S. LEBOWSKI

 

STORIA: Pitigliano è sicuramente uno dei borghi più antichi ed affascinanti d’Italia ed è nota anche come “la piccola Gerusalemme” per la presenza di una sinagoga e di una comunità ebraica piuttosto numerosa che da sempre riuscì a trovare un’ottima integrazione con la popolazione locale.
Pitigliano era già un luogo frequentato e abitato sin dai tempi degli etruschi, quando qui furono fondati numerosi insediamenti scavati nel tufo e attestati dalla tarda età del Bronzo (XII-XI secolo a.C.). Anche nel luogo dove oggi sorge il paese era situato un centro etrusco, testimoniato dai resti delle mura rinvenuti nel quartiere di Capisotto e poi scomparso tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C..
Al 31 marzo 2018 la popolazione residente è di 3754 abitanti. Il picco di popolazione si è avuto nel 1936 con 5914 abitanti, data dalla quale la popolazione è in costante calo.

Ma visto che questa non vuole essere una rubrica di promozione turistica di un borgo che tutto sommato si promuove adeguatamente da solo, veniamo a dare qualche informazione curiosa e a riportare dei dati di sicuro interesse per le conversazioni al pub

CUCINALo sfratto dolce ebraico tradizionale, tipico della Maremma grossetana, in particolare della zona di Pitigliano, a base di noci e miele.

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Il suo nome trae origine dalla storia della comunità ebraica di Pitigliano che ricorda l’usanza locale di picchiare alla porta degli ebrei con un bastone, usanza che va fatta risalire al secolo XVII, quando il Granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici fece emanare un editto con il quale intimava agli ebrei delle zone di Pitigliano, Sovana, e Sorano, di lasciare le loro case per trasferirsi nel ghetto di Pitigliano. Un secolo dopo, gli ebrei di Pitigliano crearono questo dolce per ricordare l’evento dei messi che, battendo alle porte degli ebrei, avevano intimato loro di lasciarle. Infatti, lo sfratto ha forma allungata, simile a un bastone, e contiene un ripieno composto da miele, scorzette di arancia, noci, anice e noce moscata, che conferiscono un sapore dolce e un profumo intenso

VINI: L’area in cui sorge Pitigliano è zona di produzione del vino Bianco di Pitigliano asciutto e vivace con un fondo leggermente amarognolo e del vino Rosso di Sovana, dai profumi di frutta e bacca rossa. Salute!

NOMI: I cognomi più diffusi sono Ronca Moretti e Franci.

POPOLAZIONE: Nel comune di Pitigliano (escluse le frazioni) risiedono 3040 abitanti, dei quali 1446 sono maschi di cui 570 celibi e 1594 femmine di cui 472 nubili. 1498 sono gli individui coniugati o separati di fatto, 68 individui separati legalmente, oltre a 94 divorziati. Se nel frattempo qualcosa è cambiato, avvertiteci che a questo dato ci teniamo.

SCOLARIZZAZIONE: Dei 2905 individui in età scolare, 220 hanno una laurea, 858 un diploma, 805 la licenza media, 701 quella elementare, 289 si sono fermati prima della quinta, mentre 32 sono analfabeti.

EDIFICI: Ne sono presenti 872 e solo 6 sono inutilizzati. Di questi 105 hanno un piano, 203 due piani, 406 tre piani e 109 quattro o più piani. Dopo il 2005 si sono costruite solo 5 case. Sarà la crisi.

LA PARTE SPORTIVA:

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La principale squadra di calcio del comune è l’U.S.D. Aurora Pitigliano, fondata nel 1903, disputa le partite interne allo stadio comunale “Vignagrande”. I colori sociali sono il giallo e blu. Atualmente si trova ultima in classifica, con 10 punti, come l’Albinia, con 11 gol fatti e 22 subiti. Ma lat classifica è corta e i reali valori del campionato devono ancora emergere. Inoltre è notizia di pochi giorni il tentativo d’ingaggio del difensore classe 1983, Danilo Bacchi dall’ SFF Atletico, squadra militante nel campionato di Serie D. Tentativo non andato a buon fine per la volontà del Ladispoli di mantenere il giocatore, ma segnale che la società Aurora vuole a tutti i costi mantenere la categoria.

Ci dicono che il Pitigliano gioca prevalentemente con il 4-4-2 e che si tratta di una squadra di lottatori, che non molla mai. Con ogni probabilità sarà una bella battaglia.