IL NOSTRO CAMMINO
Dopo aver conosciuto meglio la storia della competizione, ed aver esplorato l’Antella in ogni suo anfratto con un reportage dal profilo scientifico altissimo, è il momento di ripercorrere le tappe che ci hanno portato fin qui, ovvero a dover riempire le giornate che mancano al 10 aprile per provare a tenere sotto controllo la trepidazione.
Creatura strana, la Coppa. Si presenta ogni anno così, con questo primo turno che apre la stagione, in un clima ancora estivo, e con qualcuno che ancora non è riuscito a levarsi del tutto di dosso l’unto della Sagra. Con l’eterna diatriba tra una parte meno lungimirante dell’animo, ancora mentalmente in spiaggia, che dice “vabbè comunque anche se usciamo pazienza, l’importante è arrivare carichi alla prima di campionato”, e una più sul pezzo e competitiva che risponde “ma sai che bello se poi si arriva in fondo”.
E in fondo non ci eravamo mai arrivati, se parliamo ovviamente di Coppa Italia di Promozione, e lasciamo ai ricordi più cari e lontani la gloriosa Coppa Fringuelli di Terza Categoria. Il punto più avanzato al quale ci eravamo spinti erano stati quei Quarti di finale a Pontassieve, stagione 2019/20, nei quali la squadra allora guidata da Alessio Miliani, con tra i pali Matteo Galluzzo e al centro della difesa Damiano Giuntoli, ci batté in rimonta e poi andò a vincere il trofeo.
Quest’anno, una novità fin dal principio: il primo turno non è un triangolare ma una gara andata e ritorno col Montelupo. Tutto in pochi giorni, primi di settembre, andata martedì ritorno domenica. L’andata è la nostra prima partita ufficiale sul campo dell’Isolotto, in notturna, con una Curva Pozzi posizionata per la prima e unica volta sulla destra della gradinata. Tutto bene, vinciamo 2-1, la domenica in trasferta andiamo sopra 2-0 chiudendo il discorso e ci facciamo rimontare solo nel finale, poco male.
Ma il triangolare è sempre dietro l’angolo, e si presenta al secondo turno. Con uno spauracchio non da poco, la corazzata San Miniato Basso che in campionato ci ha fatto uscire dal campo col mal di testa. Inizio dicembre, vengono a farci visita in notturna e vengono travolti da un camion guidato da Simone Gori. Il primo tempo si chiude 4-0 tra tripudio e incredulità, nella ripresa fanno vedere chi sono, ma riescono a farne solo 2. Il triangolare si chiude a inizio 2024, con altri 4 gol segnati a Livorno contro l’Armando Picchi e una qualificazione che definire netta è riduttivo.
I Quarti di finale arrivano quasi subito, neanche il tempo di pregustarseli troppo. Arriva di mercoledì pomeriggio un altro squadrone stile “mostri di Space Jam”, il Belvedere guidato in difesa dall’ex-Frosinone Blanchard, capace di segnare in vita sua nientemeno che allo Juventus Stadium, e con in rosa vari elementi che c’entrano poco con la Promozione. Ne prendono 4 anche loro, dei quali 3 in un primo tempo psicotropo dei ragazzi di Miliani, che fanno perdere diversi anni di vita a una Pozzi con la febbre altissima.
La Semifinale è ancora in casa, ancora di mercoledì pomeriggio, ancora contro una squadra che schiera un ex Serie A, Pasciuti, che segnerà anche il gol del momentaneo pareggio: il San Marco Avenza non sta brillando in campionato ma ha i suoi assi nella manica, oltre che una storia in gran parte di categoria superiore. La partita è più equilibrata e sofferta, Calbi la sblocca con una magia, pareggio degli ospiti in avvio di ripresa, partita aperta a ogni soluzione, ma a circa 10 minuti dalla fine Ciancaleoni sottomisura ci riporta avanti, e nel recupero il Cobra Mazzoni fa esplodere l’urlo liberatorio.
Dell’avversaria in finale abbiamo già raccontato. Come spesso accade in Coppa anche nelle massime categorie, alcune “grandi” sono inciampate all’inizio del percorso lasciando spazio all’avanzata delle outsider. Sestese e Viareggio addirittura al primo turno, l’Affrico al secondo, San Miniato Basso e Belvedere li abbiamo sulla coscienza noi. Per quanto riguarda i marcatori, Calbi condivide la vetta della classifica, a quota 4 reti, con Tantone e Folegnani del Belvedere, che non possono arricchire il bottino, e con Santucci dell’Antella con cui invece sarà testa a testa. Scalpita in seconda fila Ciancaleoni, a quota 3.
Per il resto, i grigioneri che sono entrati nel tabellino dei marcatori sono Urbinati, Ciabatti e Mazzoni con 2 reti, Giuntoli, Bonini, Rosi, Celentano, Quadri e Fornai con una.
Ce la siamo guadagnata e meritata, non resta che vivercela.
AVANTI